Festa Patronale

La devozione ai SS Nazario e Celso

Ogni anno il 28 luglio

Il 28 luglio è festa ad Arenzano in onore dei santi patroni Nazario e Celso: i martiri, a cui è dedicata la chiesa parrocchiale e che, secondo la tradizione, sarebbero sbarcati sulle coste liguri e avrebbero incontrato la comunità locale tra il 66 e il 67 d.c.. (per approfondimento sulla storia).

Ogni anno, alla celebrazione delle liturgie, della Messa solenne e dei vespri, segue il toccante momento della storica processione nella quale, per le vie del paese e accompagnati dalla Filarmonica di Arenzano, vengono portati i Cristi della Confraternita di Santa Chiara e l’antica cassa processionale. E dopo un giro nel paese addobbato a festa e tra un acquisto e l’altro alle tradizionali bancarelle, l’attesa di tantissime persone è per il suggestivo spettacolo pirotecnico che non smette mai di sorprendere per i suoi meravigliosi fuochi che si specchiano sul mare.

La storia di San Nazario e San Celso

Poco si conosce del legame che unisce i due Santi ad Arenzano: la loro vita viene in parte riportata dalla biografia di Sant’Ambrogio che, nel 395 trovò i loro corpi sepolti nella periferia di Milano. Secondo una leggenda San Nazario, discendente da una famiglia ebrea ma cittadino romano, fu un discepolo di San Pietro e battezzato dal secondo vescovo di Roma, Papa Lino. Per sfuggire alle persecuzioni che venivano attuate contro i cristiani, Nazario iniziò a predicare il Vangelo in numerose città del Nord Italia. Durante il suo periodo di evangelizzazione nella Gallia, gli venne affidato da una matrona locale un bambino dal nome Celso, che ricevette fin da subito il battesimo dal suo tutore e gli insegnamenti alla fede cristiana. Nel continuare la loro opera di missione, i due subirono numerose persecuzioni e, non rinnegando mai la loro fede, finirono arrestati: grazie però alla cittadinanza romana di Nazario furono mandati a Roma per un regolare processo. Imbarcati su una nave per essere gettati in mare secondo la condanna a morte ricevuta, si salvarono con l’aiuto di un nubifragio: furono infatti recuperati da marinai che, in cambio ricevettero il miracolo della fine della tempesta. Giunsero nelle coste genovesi, dove proseguirono la loro evangelizzazione in tutta la Liguria, tra il 66 e 67, trovando un forte interesse di devozione da parte dei cittadini. I due Martiri sono un fulgido esempio di abnegazione per la propria fede che non hanno mai rinnegato, nemmeno di fronte alle torture più abbiette.

Informazioni

Per ulteriori informazioni: www.parrocchiadiarenzano.it

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