
È storia nota che a Genova, unico caso in Europa, il 24 Aprile 1945, un intero contingente militare tedesco, al comando del generale Gunther Meinhold, si arrese alle forze della Resistenza, senza alcun intervento bellico alleato. Il Generale Meinhold era stato raggiunto nel suo quartier generale a Savignone dal professor “Stefano” (Carmine Romanzi), che gli consegnò la proposta di resa avanzata dal Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.).
Accolta la trattativa e consegnata la sua pistola al professor “Stefano”, il Generale venne scortato a Genova, a Villa Migone, dove incontrò i rappresentanti del C.L.N. e firmò la resa.
Meno conosciuto è il fatto che anche Arenzano conquistò la Libertà dal nazifascismo quello stesso 24 Aprile.





I Partigiani scesero dai monti e misero in fuga il contingente tedesco.
Quest’anno, mentre si celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione, il Comune di Arenzano e l’A.N.P.I. hanno voluto ricordare questo avvenimento.

Nel Parco Comunale è stato individuato un albero, il pino di NorFolk, cresciuto libero nel giardino retro al Castello, che diventerà esso stesso simbolo di Libertà.
L’Albero dei Ragazzi per la Libertà, negli anni a venire sarà il luogo simbolico a ricordo della lotta per liberare l’Italia dalla dittatura fascista.