La Mostra fotografica del Collettivo ControLuce racconta anni di impegno e passione per la fotografia.
Un percorso costruito nel tempo, fatto di scatti, mostre ed emozioni condivise, dove ogni immagine è lo sguardo di chi osserva il mondo con occhi sempre nuovi.

“Ci vediamo in piazza”.

Quante volte lo abbiamo detto, quanti appuntamenti si sono concretizzati e quanti invece sono mancati.

La piazza è figlia dell’idea dell’Agorà greca, è Il luogo della socialità, della manifestazione politica, religiosa o civile.

L’allocuzione “Scendere in piazza” rivela quello spazio come ambito privilegiato e protetto, nel quale i cittadini si riconoscono facenti parte del medesimo gruppo, condividono il pensiero, lottano per risolvere i problemi.

La piazza è un elemento del vivere quotidiano, è un unicum non solo dal punto di vista urbanistico ma anche culturale che denota e caratterizza le nostre città d’arte.

L’Italia è un paese ricco di storia, cultura e tradizione, e le sue piazze ne sono il cuore pulsante.

Vere e proprie opere d’arte a cielo aperto, questi luoghi non sono solo spazi urbani, ma punti di incontro, socializzazione e vita cittadina.

Si va dalle piazze medievali circondate da palazzi gotici e torri merlate a piazze barocche, trionfi di sfarzo e opulenza, ed ancora a piazza moderne, circondate da grattacieli, vetro, ferro e cemento.

Ogni borgo, ogni paese, ogni città vanta la sua piazza, un luogo che rappresenta il cuore della comunità e che racchiude la sua storia e la sua identità.

Dalle piccole piazze dei centri storici medievali, dove si svolgono i mercati settimanali e le feste patronali, alle ampie piazze delle città moderne, ogni piazza italiana ha il suo fascino particolare.

Le piazze accolgono a braccia aperte.

Basta sedersi a un tavolino di un bar all’aperto, sorseggiare un caffè o una bibita e osservare il via vai di gente che passeggia, o visitare i mercati locali per assaggiare i prodotti tipici della gastronomia italiana, o ancora assistere a un concerto o a uno spettacolo di artisti di strada.

Che enorme differenza tra la piazza tradizionale, come la conosciamo, e quella virtuale costituita dai social, veri e propri luoghi impersonali, dove lo scambio, l’interlocuzione non sente il bisogno del vero incontro, del guardarsi negli occhi.

Alle nostre Piazze, alla vita quotidiana che ivi si svolge, abbiamo voluto dedicare la nostra mostra, cercando di esaltare, con i nostri scatti, l’essenza vitale di luoghi ai quali ci sentiamo di appartenere e che, tuttavia, contemporaneamente, sono patrimonio di tutti.