Libri in piazzetta, Rassegna Asimmetrie - Tre buoni motivi per leggere d'estate

Organizzatore

Tre buoni motivi per leggere
Tre buoni motivi per leggere
Sito web
https://www.trebuonimotiviperleggere.it/

Costo

libero

Data

Ago 22 2024

Ora

21:00

Luogo

Piazza Nastrè

Libri in piazzetta, Rassegna Asimmetrie - Tre buoni motivi per leggere d'estate

Per l'ultimo appuntamento di "Libri in piazzetta", rassegna letteraria organizzata dal blog Tre Buoni Motivi per Leggere e Unitre Arenzano Cogoleto con il patrocinio del Comune di Arenzano, arriva uno scrittore molto conosciuto: Davide Longo con "Requiem di provincia" (Einaudi). E nel suo noir compare anche Arenzano!

Appuntamento giovedì 22 agosto alle ore 21 in piazza Nastré ad Arenzano.

IL LIBRO: Il dirigente di un grande gruppo industriale è in coma con un proiettile nella testa. Qualcuno col viso coperto da un passamontagna gli ha sparato a sangue freddo sul pianerottolo di casa. Sono cose che non capitano mai nella tranquilla provincia.
È il 1987, Corso Bramard è commissario di polizia e Vincenzo Arcadipane è il suo braccio destro: un salto indietro nel tempo, all'origine di tutto ciò che ha reso unici e indimenticabili questi personaggi. I due inseguono la verità muovendosi tra la livida e rugginosa cittadina dov’è avvenuto il fatto e la Torino dell’alta borghesia. Tra i segreti inconfessati di una certa provincia e i tentativi di depistaggio di chi vorrebbe mantenere privati i propri vizi. Un caso davvero complesso, la cui soluzione porterà Bramard e Arcadipane a fare i conti con tutte le sfumature della parola giustizia.
Con "Requiem di provincia" Davide Longo scrive un affascinante romanzo dall'atmosfera inquieta. E senza mai rinunciare al suo misurato quanto irresistibile umorismo, tesse la trama di una vicenda imprevedibile, che sorprende fino all'ultima pagina.

L'AUTORE: Davide Longo oltre a scrivere romanzi pubblicati dalle principali case editrici italiane, insegna scrittura presso la Scuola Holden e tiene corsi di formazione per gli insegnanti su come utilizzare le tecniche narrative nelle scuole di ogni grado. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in diversi Paesi.

«La cosa che mi secca, delle storie di Bramard e Arcadipane, è che non le ho scritte io. Forse non sono mai stato abbastanza felice per farlo. O disperato, non so».
Alessandro Baricco

 

 

 

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